Numero 27

Torniamo con un nuovo numero dopo ben nove mesi, ma durante questo 2019 non ce ne siamo stati con le mani in mano.
Alcuni di voi sono venuti ad ascoltarci al Book Pride di Milano o alla Città dei lettori di Firenze. Altri ci hanno inviato le loro storie per il concorso Operazione Cuentistas (il cui primo appuntamento era dedicato ai racconti, il secondo agli incipit di romanzo).
Abbiamo collaborato inoltre al decimo numero di «Effe – Periodico di Altre Narratività» (uscito a luglio) insieme ad altre sette tra le più interessanti riviste letterarie italiane.

Ma se vi conosciamo bene, nulla di tutto questo è stato sufficiente a rendere meno penosa l’attesa per «Colla 27».
Allora non perdiamo tempo e, memori delle prodezze dell’estate appena trascorsa, tuffiamoci a palla di cannone tra i contenuti del nuovo numero.

Si parte con L’angolo tra Baja California e Medellín di Catherine Foulkrod, uscito originariamente in inglese per la rivista «Meridian: the Semiannual from the University of Virginia» nell’inverno 2018.
Si tratta di un pezzo di non fiction, una storia vera, anche se caratterizzata da una scrittura molto evocativa: i protagonisti non hanno nomi, la narratrice li chiama – non senza un fondo di ironia – l’artista, il poeta, la critica, il curatore; Città del Messico sembra sul punto di inghiottirli ancora prima che gli eventi inizino a precipitare.
Arriva per la prima volta su «Colla» la poesia: dopo essere stati conquistati dall’ironia e dall’amarezza dei versi di Lu Sule B&B, dopo aver seguito le disavventure del narratore che lavora come admin senior a seicento euro al mese, non potevamo rinunciare a pubblicare il testo di Andrea Donaera. Andrea scrive anche in prosa, e infatti è prevista proprio per fine settembre l’uscita del suo romanzo d’esordio per NN.
Il più giovane della compagnia di questo numero 27 è Francesco Mila, classe 1996, che in Annuncio immobiliare, con l’incedere ipnotico del suo stile, ci racconta una famiglia, la vendita di un appartamento, una colonia di gatti, il sogno di un portiere di condominio. Tenetelo d’occhio, perché esordirà nel 2020 con un romanzo per Fandango.
Noemi De Lisi in Pupillo ci porta nel mondo di un gruppo di militanti di estrema destra, tra ronde, cameratismo, violenza e un presunto tradimento.
Il prato dell’autoscontro di Luigi Antioco Tuveri comincia con un’insolita telefonata tra un operatore di call center e un cliente e ci mostra come il passato può rimanerci incollato addosso, come sia difficile perdonare, ancor prima degli altri, se stessi.
Akebe Bako e la macchina da risultato si svolge in un futuro prossimo e ha per protagonista un centometrista camerunense: l’autrice Valentina Di Cataldo si interroga in questo racconto sui limiti del corpo e della mente.

Prima di lasciarvi alle storie dei nostri autori, ringraziamo Paolo Barbieri per la fantastica illustrazione di copertina e la bravissima Federica Sabelli che ha tradotto insieme a me L’angolo tra Baja California e Medellín.

Marco Gigliotti

L’angolo tra Baja California e Medellín
di Catherine Faulkrod

L’arredo mostra lo stesso cattivo gusto di uno studio medico. «La decoración tiene el mal gusto de un consultorio medico.» È quello che Time Out Mexico diceva del locale, un’osteria in stile spagnolo chiamata Salón Covadonga nel quartiere Roma Norte di Città del Messico… Continua a leggere…

Lu Sule B&B
di Andrea Donaera

Quant’è grande il dolore tra le stanze di un B&B: con i peli di cazzo e il sangue di mestruo tra le lenzuola che imbusti provando a non respirare… Continua a leggere…

Annuncio immobiliare
di Francesco Mila

Il palazzo si trovava in un quartiere che un decennio di gentrificazione aveva reso di pregio. Il rifacimento del manto stradale, il completamento della metropolitana e negozi, supermercati, scuole; la compresenza di un multisala e di una sala d’essai garantivano ai residenti una qualità della vita abbastanza alta. Continua a leggere…

Pupillo
di Noemi De Lisi

Ogni volta che ti accasci, Panzer ti insulta e tira su con uno strattone. C’è solo lui a tenerti fermo, ti stringe le braccia dietro la schiena, ci fissa da sopra la tua testa. Aspetto il mio turno in fila dietro gli ultimi camerati. Continua a leggere…

Il prato dell’autoscontro
di Luigi Antioco Tuveri

A primavera sarebbero iniziati i lavori. L’impresa lo aveva recintato coi nastri di plastica arancioni. Il cartello con le date era bene in vista, conficcato nel fango, plasticato. Sarebbero arrivate le ruspe e le gru, il geometra e il capomastro, e gli operai avrebbero eseguito l’autopsia.  Continua a leggere…

Akebe Bako e la macchina da risultato
di Valentina Di Cataldo

Il giorno in cui Akebe Bako arrivò a Pechino, aveva ventidue anni e nessuna idea precisa di cosa lo aspettasse. In piedi nell’atrio della New Technological World Corporation for Athletics, mentre attendeva di essere ricevuto, si augurò che accettare l’invito non fosse stato l’errore più irreparabile della sua carriera.  Continua a leggere…