Numero 16

 

 

Editoriale

In questi giorni Colla compie cinque anni. E io avevo già pronto un pippone su come, nel corso dei suddetti cinque anni, sia cambiato intorno a noi tutto il contesto editoriale. Su come sia andata via via allargandosi la frattura tra riviste letterarie indipendenti ed editori, su come a un certo punto qualcuno (e poi di fila tutti gli altri) abbia deciso che ciò che accade tra le riviste sia una roba carina, romantica, quasi tenera, ma fondamentalmente estranea. Qualcosa di cui ricordarsi di rado, e spesso per i motivi sbagliati. Un po’ come la vecchia vicina di casa che di tanto in tanto viene a suonare nei momenti meno opportuni per rifilarti la torta di mele che ha appena preparato. Vecchia che a un certo punto, tipo dopo due anni che la incroci timidamente sulle scale sperando che non ti appioppi una conferenza sul nipote, schiatta. E tu ti dispiaci pure, ne parli anche al telefono con il tuo amico del calcetto del mercoledì. Però alla fine sticazzi, la torta di mele era buona, ma tanto te la vai a comprare imbustata al supermercato all’angolo. Ogni tanto, ti capita di pensarci alla vecchia, poi nel suo appartamento si trasferisce una coppia che quando scopa alza a manetta Francesco Renga, e la tua vita continua uguale identica a com’era prima.

Tutto questo per dire una cosa che mi è sfuggita di mano, ma per fortuna sono intervenuti in soccorso i due fans di Renga, permettendomi di allacciarmi al tema di questo numero 16: le coppie. Non era previsto, in partenza, che ci fosse un argomento definito, poi man mano che selezionavamo i racconti che più ci piacevano, ci siamo accorti di come i rapporti di coppia fossero il fulcro attorno al quale girava ogni testo, e abbiamo deciso di andare fino in fondo.

Ad aprire, un pezzo che avevamo letto a ottobre su un blog che, se perpetrassimo a usare ancora il linguaggio di cinque anni fa (in effetti lo facciamo), non esiteremmo a definire supermegawow. Il blog è Memorie di una Vagina. Il pezzo si intitola Classificazione energetica delle coppie e, quando tutto ha iniziato a prendere forma, non abbiamo resistito al desiderio di averlo come introduzione al numero. Così, dopo un breve stalkeraggio a Memorie di una Vagina, eccolo qua. Stalkeraggio dal quale non è stata risparmiata nemmeno Mari Accardi che, nonostante si trovasse a combattere con il gelo di un imprecisato Paese del nord Europa, ha trovato il tempo e le forze per regalarci il suo Palermo Alexanderplatz. Nel racconto di Simone Tempia (La muffa), la comparsa di una serie di macchie sul soffitto dell’appartamento dei due protagonisti diventa metafora di un rapporto che si trascina senza slancio. In Sparizioni, Giuseppe Rizza rappresenta la crisi di coppia attraverso un bisogno di trasgressione che, invece di concretizzarsi nel tradimento, trova sfogo in un assurdo quanto scientifico sabotaggio domestico. Luca Mercadante affronta il tema della perdita e, nonostante il racconto si intitoli Fatti una risata, nel leggerlo abbiamo consumato tutte le nostre lacrime. Chiude il numero È successo sott’acqua, di Mauro Maraschi. E in questo caso, più che parlare del racconto, che tanto è lì apposta per essere letto senza anticipazioni, dirò solo che – perché non venissimo influenzati dal fatto di essere compagni di merende – ce l’ha sottoposto sotto falso nome. Ma tanto Mauro ha mille identità, e per quanto ne sappiamo potrebbe non solo celarsi dietro ogni singolo racconto mai pubblicato su Colla, ma anche essere un mutaforme, viaggiare nel tempo, levitare, moltiplicare i pesci.

Un ringraziamento va poi all’autrice della copertina, Charlotte Tasma. Qui potrete ammirare i suoi lavori: http://www.charlottetasma.nl/

Adesso, però, noi andiamo a spegnere le candeline.
Buona lettura.

Francesco Sparacino

 

Classificazione energetica delle coppie
di Memorie di una Vagina

In questo periodo ho passato molto tempo in compagnia di coppie.
Trattavasi di coppie di amici e, nella fattispecie, anche di belle coppie. Perché le coppie, agli occhi di noi single, si dividono in due macrocategorie: quelle che ti fanno venire il palletico solo a guardarle e quelle che ti fanno sentire che avresti anche tu voglia di vivere una cosa del genere. Continua a leggere

Palermo Alexanderplatz
di Mari Accardi

Mi sono innamorata poco prima di partire in Erasmus. «Se vuoi rinuncio» dicevo a lui e lui rispondeva che sarebbe stato un peccato perché in Spagna c’era un tipo particolare di lucertole senza arti che avrebbe voluto analizzare. Continua a leggere

La muffa
di Simone Tempia

Il rosa. E il grigio. E il nero frammentato al grigio, e al rosa, e poi al bianco e al grigio e al nero ancora al grigio della piastrella di granito. Su. Fino alla gomma. Dura. Nera. Di una scarpa. E di lì ancora ascendere, rapidamente, pattinando sulla pelle scamosciata. Continua a leggere

Sparizioni
di Giuseppe Rizza

«Non trovo lo spremiagrumi» disse.
Lui sfogliava velocemente una rivista. Sembrava incuriosito più dalla pubblicità che dal resto.
«Magari l’avrai messo dentro qualche altro sportello.»
Lei si voltò a guardarlo: «E perché mai?»
«Così, per sbaglio.» Continua a leggere

Fatti una risata
di Luca Mercadante

Fatti una risata, facebook ancora mi consiglia cose del tipo: Manda un messaggio privato a Carla, Riallaccia i tuoi rapporti con Carla, È molto che non contatti Carla, Contatta Carla. Continua a leggere

È successo sott’acqua
di Mauro Maraschi

Se tutto andrà come deve andare, tra una quarantina di minuti il padre della mia futura ex moglie si sposerà sott’acqua.
Prima di trovarmi a venti metri di profondità, con tre tonnellate di acqua sulla testa, non avevo mai riflettuto sul fatto che il rubinetto dell’ossigeno si trova all’apice della bombola, e quindi alle spalle dei sub, e quindi adesso alle mie spalle. Continua a leggere

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