Numero 18

Editoriale

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Questa volta abbiamo raggiunto un record: un mese per scrivere un editoriale. Un mese perché, fondamentalmente, non trovavamo le parole giuste per dirlo. E non le abbiamo neanche adesso, quindi ci arrendiamo all’evidenza che non arriveranno mai, e ve lo diciamo così, senza troppi giri: in questo numero c’è un racconto di Deborah Willis. Un racconto che prima non era stato tradotto in italiano e adesso invece sì. Si intitola La doppia vita, parla della Deborah Willis scrittrice e parla della Deborah Willis libraia, e se avete letto Svanire (Del Vecchio, 2012), e se avete avuto la fortuna di sentirla in una delle sue presentazioni italiane, e se vi siete già presi una cotta per lei, questo racconto vi farà definitivamente venire voglia di volare in Canada e abbracciarla. Tra l’altro è anche il primo testo che pubblichiamo di un autore anglofono. Più volte, invece, abbiamo sconfinato in Spagna. Lo facciamo anche adesso, presentandovi un’autrice giunta al suo terzo romanzo, ma (ci auguriamo ancora per poco) inedita in Italia: la bravissima Aloma Rodríguez. Nel suo racconto, Agosto, Teruel, una ragazza abituata ai ritmi della città si ritrova proiettata nello sperduto paese di campagna dei nonni.

Valerio Callieri è fresco vincitore del Premio Calvino con il romanzo Teorema dell’incompletezza. Se le cose andranno come devono andare presto lo troverete in libreria. Nell’attesa potete prendere confidenza con il suo immaginario e la sua scrittura spulciandovi L’ospite – che oltre a essere un bellissimo racconto è anche il bellissimo racconto vincitore della sezione Letteratura alla BiennaleMArteLive 2014.
Martin Hofer torna sulle nostre pagine dopo due anni. Lo fa con I giorni, che vi consigliamo di leggere solo dopo esservi coperti per bene e aver fatto scorta di provviste. A quel punto sarete pronti per avventurarvi alla ricerca dell’amica perfetta insieme a Claudia Bruno e al suo L’amica montabile. Chiude il numero Paolo Clarà, che porta per la prima volta la fantascienza su Colla. Anche per questo vorremo per sempre bene a lui e alla dolce XX-β2d, protagonista delLe anomalie.

Chiude, invece, l’editoriale, l’angolo dei ringraziamenti, che stavolta sono tutti per Serena Patrignanelli, che ha tradotto Deborah Willis, Miriam Hernández Barrena, che ha tradotto Aloma Rodríguez, e per l’artista canadese Tallulah Fontaine, che ci ha regalato una copertina di cui siamo follemente innamorati.

Francesco Sparacino

La doppia vita
di Deborah Willis

In una delle mie vite, sono una scrittrice. Questo significa, in sostanza, che contemplo l’esperienza umana standomene in pigiama. La scrittrice dentro di me legge e scrive e pensa alle storie costantemente. Questa scrittrice – chiamiamola Deborah Willis – ha speso intere, piacevoli giornate a preoccuparsi di virgole. Preferisce stare da sola. Se squilla il telefono mentre sta lavorando, lo fissa, inorridita, e si rifiuta di rispondere. Continua a leggere…

Agosto, Teruel
di Aloma Rodríguez

Detestavo andare al paese dei miei nonni. In realtà, detestavo andare in quasi tutti i posti di provincia. Forse perché avevo vissuto in diversi paesini per otto anni. Li odiavo. E ora che finalmente potevo vivere in città, non capivo perché mia madre e i miei fratelli volessero ancora passare le estati dai miei nonni. Immaginavo che a mia madre piacesse stare con la famiglia. Continua a leggere…

L’ospite
di Valerio Callieri

Parliamo di Dio. Se avessi dovuto affrontare un esame per il patentino di ateista militante, avrei avuto i miei crediti da presentare alla commissione: da bambino mi annoiava sinceramente tutto ciò che aveva a che fare con la Chiesa. Continua a leggere…

I giorni 
di Martin Hofer

Siamo qui. Contiamo i giorni. Aspettiamo che la neve si ritiri, che la terra ritorni. Papà, la mamma, Miriam, il nuovo ospite, e io. Chiusi nell’albergo, peliamo patate, giochiamo a dadi, guardiamo fuori dalla finestra, in attesa che la terra ritorni. Contiamo i giorni, noi, affinché questi scorrano più veloci. Li sospingiamo oltre la porta con le poche forze rimaste. Continua a leggere…

L’amica montabile
di Claudia Bruno

La mia amica è fatta a pezzi, te la devi montare. Ha gli occhi di Erre e la bocca di A. I piedi di E e le mani di mia madre. Il cuore di mia sorella e la curiosità di Esse. Le storie di Ci. La voce di Elle, le parole di I. I ricci di Pi. Il sorriso di Esse, un’altra Esse. Le immagini di A, un’altra A. Il mondo come lo vede Emme. Continua a leggere…

Le anomalie
di Paolo Clarà

XX-β2d si era svegliata tardi anche quella mattina. Da qualche giorno stava accumulando errori che la sua memoria interna faticava a correggere. Sentiva di avere alcuni circuiti interrotti, soprattutto nella zona del collo e delle articolazioni. Faticava a piegare i gomiti e le ginocchia. Quando provava a schiacciare i denti non sentiva il normale rumore, segno che anche le batterie auricolari avevano perso potenza. Continua a leggere…

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