Sniff Snap
di Eleonora Sottili

Trecentosessanta gradi di ricordi profumati

Componenti di Sniff Snap
1. Un apparato fotografico comprendente quattro obbiettivi montati in sequenza attorno al corpo centrale, ciascuno dotato di zoom e messa a fuoco automatica.
2. Una serie di fibre per la trasmissione di impulsi elettrici.
3. Recettori bipolari per la trasduzione di odori dotati di cilia dendritiche artificiali.
4. Bolle plastiche per la conservazione olfattiva.
5. Struttura nasale in silicone altamente elastico.

Accorgimenti estetici opzionali per Sniff Snap
Nella produzione commerciale di Sniff Snap l’inventore ha previsto di realizzare il corpo principale della macchina in polietilene sottoposto a laccatura azzurro carta da zucchero, rosa fucsia, verde pisello, bianco guscio d’uovo. Sarà inoltre possibile scegliere la struttura nasale secondo personali inclinazioni: naso a becco di pappagallo, sottile e appuntito, augusteo, fremente e sensuale, stretto e sprezzante.
 
Come funziona Sniff Snap
Quando il soggetto cliccante deciderà di scattare una fotografia, premendo il pulsante dell’apparecchio, metterà in moto sincrono tutti gli obbiettivi. In tal modo i sensori digitali fotograferanno lo stesso momento puntando verso i quattro punti cardinali, tre dei quali il soggetto si troverebbe altrimenti a ignorare.
In simultanea, attraverso un sistema di molle, leve e snodi meccanici, la pressione sul pulsante invierà un impulso e il naso in silicone altamente elastico si contrarrà (l’inventore si permette di specificare che il movimento è in tutto simile a quello compiuto dal nostro naso, così come da quello di gatti o cani, quando si annusa).
L’aria così introdotta nel sistema metterà in moto i recettori bipolari, che invieranno attraverso le cilia dendritiche l’impulso odoroso trasformato in impulso elettrico. La totalità degli impulsi elettrici verrà assorbita dalle bolle plastiche per la conservazione olfattiva.
Al momento della fruizione – visione su pc o sviluppo su pellicola dell’immagine – agitando la corrispondente bolla il soggetto potrà liberare una quantità di profumo sufficiente a rivivere l’atmosfera odorosa della scena originale.
Per poter ripetere l’esperienza enne volte basterà scaricare sul proprio pc le tracce visive e odorose. Un cavetto USB permetterà di ricaricare le bolle qualora dopo numerose esperienze percettive combinate, la traccia olfattiva diventasse troppo evanescente.
 
Perché Sniff Snap
L’apparecchio può essere utilizzato per divertimento e il suo utilizzo non necessita preventivamente di alcuna riflessione filosofica, salva la valenza euristica del progetto.

Sniff Snap:

a) permette di fotografare tutto ciò che di solito resta fuori dagli scatti. Abituato a prediligere una specifica inquadratura, spesso il soggetto cliccante non si accorge di quello che ha intorno: scorci inconsueti, angolazioni innovative, primi piani inaspettati di passanti e turisti. Nel caso si trovi di fronte al David di Michelangelo a Firenze, ad esempio, difficilmente il fotografo penserà di voltarsi dando le spalle al monumento. Rischierà allora di ignorare la coppia di giapponesi appena sposati – lei avvolta nel tulle tradizionalmente rosso – che gli passano proprio dietro radiosi e felici, nell’attimo stesso in cui lui sta mettendo a fuoco il sasso nella mano del David. Adesso questo non accadrà più. I quattro obbiettivi, scattando in contemporanea, produrranno un’immagine a 360 gradi di Piazza della Signoria, giapponesi neoconiugati compresi. Inoltre, sedie spostate, borse tolte, soprammobili ingombranti e di dubbio gusto, amici a cui sarà stato detto togliti un momento che voglio fare una foto, torneranno a comparire nelle altre tre immagini prodotte, rendendo molto più interessanti le composizioni spaziali;

b) permette al soggetto cliccante di conoscere la propria espressione nel momento in cui guarda un panorama che gli piace o la persona di cui è innamorato. Utilizzando l’apparecchio, lui stesso entrerà in uno degli scatti, finalmente senza quel sorriso da ebete che si ritrova quando si mette in posa. L’espressione sarà invece concentrata, intelligente, intensa e rapita, utilizzabile senz’altro nel personale profilo Facebook.

c) in riferimento al precedente punto b) è facile comprendere come Sniff Snap possa rivelarsi utile anche per migliorare l’atteggiamento psicologico del soggetto. Il vedersi immortalati in circostanze di svago e di amabile fruizione ambientale funziona come rinforzo positivo e amplifica il senso di benessere, nonché l’autoconsapevolezza, elemento imprescindibile per lo sviluppo personale.

d) permette di ripercorrere un ricordo nella sua dimensione più profonda, quella olfattiva appunto, inducendo nel soggetto di fronte a ogni foto un’esperienza piacevole e nostalgica più completa e olistica. Esempi di odori fotografabili: buio estivo, bucato dopo prolungata esposizione al sole, potatura stagionale di pitosforo, stallatico montano in un mattino d’agosto, resina di pigna bruciata, legno di barca in secca, abete natalizio con o senza candele.

Sintesi dei vantaggi principali dell’invenzione
Un utilizzo costante e continuato di Sniff Snap permetterà al soggetto di accrescere la conoscenza dell’ambiente circostante, di sapere sempre cosa si nasconde dietro le proprie spalle, di amplificare l’autoconsapevolezza e di conseguenza crescere come individuo, godendo di un progressivo aumento del proprio benessere psicosociale.
Infine grazie alla registrazione fotografica odorosa il soggetto potrà sperimentare quella che viene indicata comunemente come «Sindrome di Proust», senza peraltro dover assaggiare una Madeleine, dolcetto ad alto contenuto calorico e di difficile rintracciabilità commerciale.


Illustrazione di Manfredi Damasco

Così come, considerate l’apertura alare e la frequenza del battito delle ali in relazione al peso, è scientificamente provato che un coleottero non può volare, ma il coleottero vola comunque, Manfredi Damasco non esiste.

Questo articolo è stato pubblicato in numero 17. Bookmark the link permanente. Scrivi un commento o lascia un trackback: Trackback URL.

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