Archivo delle Categorie: numero 5

Catalogo dei baci
di Alessio Arena

Legato mani e piedi com’era stato negli ultimi giorni Ulisse non aveva potuto volare. Tutto quel fieno e quell’odore di marcio, lo tenevano costretto alla compagnia di un giovane palafreniere che abitava dall’altra parte del paese, uno che l’avrebbe tenuto a bada, disse, senza alcuna provvigione, ma per diletto e per curiosità cristiana. Continua a [...]

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Rapsodia su un solo tema
di Claudio Morandini

Prefazione (abbozzo n. 2) Ho sempre trovato avvincente come una trama romanzesca il percorso umano e artistico del compositore russo Rafail Dvoinikov. Negli anni venti, egli si è fatto conoscere in Unione Sovietica come un nervoso distruttore di impalcature accademiche; si è presentato al mondo come uno scontroso antiborghese che, al pari di altre avanguardie [...]

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La mamma di Sandro
di Lorenzo Mercatanti

«Lì le mani le metto io, qui è casa mia.» Bisogna lasciar fare ché poi cambia umore, basta non dirle niente, io torno sui libri e sono subito in difficoltà, la testa tra le mani e allora lei subito a dirmi: «Su, coraggio, molla tutto almeno per oggi – adesso ride – tanto prima o [...]

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Trappole per occhi
di Mattia Filippini

Dice Herbert Marcuse, nel suo famoso saggio L’uomo a una dimensione, che a differenza dei secoli scorsi, in cui l’uomo ha dovuto conquistarsi a fatica e con l’ingegno le tre dimensioni, prima con i viaggi a cavallo, poi su strada, poi in aereo, poi nello spazio, ora che ha esaurito tutte queste possibilità, dice Marcuse, [...]

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Ferrante_Il colpo

Il colpo di Raffaello Ferrante «Fermi tutti, questa è una rapina!» Minchia, l’ha detto!, penso dentro al passamontagna di lana già inzuppato di sudore acido misto all’odore mentolato del Proraso. L’ha detto per davvero. E gli è pure uscito in tono cazzuto, da film americano. Continua a leggere

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Un’ora al mese di te di Anna Galli Io e Jan avevamo passato tutta l’estate sulla scala antincendio del centro, dividendoci gomme alla menta e sigarette senza filtro, che arrotolavamo con una macchinetta di plastica nera. Giocavamo a carte e a backgammon e fumavamo, controllando i movimenti degli altri ragazzi e del personale di servizio. [...]

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