Macchina molteplice per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni)
di Andrea Ferrari

Dai una mazzata ai cattivi pensieri

Coniuge musone? Adolescenti sbarellati? Mattutini languori? Pianti dirotti? Ora puoi dire basta!
Finalmente anche in Italia la famosa Macchina molteplice per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni).
Pronta alla bisogna, più efficace di un ansiolitico, meno cara di un analista, ecologica, scientifica, di facile funzionamento, occupa poco spazio e genera concrete possibilità di guadagno con la vendita delle proprie risulte.
Fornita in scatola di montaggio completa di brugole e di istruzioni dettagliate plurilingue o, se preferisci, con un piccolo supplemento, già montata e pronta all’uso.

Come funziona la Macchina molteplice per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni)
L’ordigno, vedremo perché molteplice, si compone di varie parti che di seguito elenchiamo unitamente alle loro funzioni e interconnessioni:

1. Alimentazione.
La macchina è alimentata a corrente elettrica generata in modo assolutamente ecocompatibile attraverso l’utilizzo di quattro gattoni (non forniti) e di altrettanti topetti (forniti). Ogni gattone è sistemato in una gabbietta senza fondo, dotata di capotte e posizionata su un tapis roulant; ogni topetto in un’altra gabbietta munita di ruota, piazzata di fronte a quella del gattone. Quest’ultimo, una volta sollevata la capotte, nel tentativo vano di acchiappare il roditore, correrà furiosamente sul tapis roulant, generando la fuga in direzione opposta del topetto che farà girare vorticosamente la ruota. Tutto questo annaspare fornirà energia rotatoria a otto dinamo, che genereranno «corrente» sufficiente all’analizzatore di fisime e alle altri parti del congegno.

2. Analizzatore di fisime.
Si compone di un imbuto (da posizionare davanti alla faccia del soggetto) collegato a una scatola, vero cuore del sistema, dove una serie di stantuffi comprimono i pensieri (emessi, come dimostrato da recentissimi studi, attraverso il naso) all’interno di una serie di filtri sempre più selettivi. I pensieri buoni, notoriamente lievi, passeranno indenni il filtraggio per fuoriuscire da un apposito tubo che li convoglierà verso un imbottigliatore che li sigillerà in appositi contenitori (non forniti). Vanno bene comuni bottiglie e, in casi estremi, contenitori ermetici per formaggi e/o verdure bollite. I pensieri cattivi, grevi per definizione, verranno bloccati dai filtri in ragione della loro negatività; i più gravidi di sfiga per primi, quelli via via più innocui dai filtri successivi. Ogni stadio di filtraggio comprimerà il pensiero cattivo di volta in volta catturato direzionandolo verso un interruttore a pale.

3. Interruttori a pale.
Si compongono di un’elica dotata di moltipliche atte a enfatizzare l’energia del pensiero sfigato (più sfigato il pensiero, più intensa l’energia) e vengono posizionati di fronte ai tubi di uscita da ogni stadio di filtraggio (a eccezione dell’ultimo tubo, quello che imbottiglia i pensieri felici).
Le pale, girando, faranno sollevare una mazzuola gommata, sistemata su apposita asticella graduata e incombente sulla testa del soggetto. Più sfigato sarà il pensiero, più la carrucola alzerà la mazzuola. Un apposito scatto, piazzato all’uopo sull’asticella graduata, farà precipitare la mazzuola al momento opportuno.

Durante l’intero processo, il soggetto giacerà tranquillamente su una poltrona reclinabile del tipo di quelle normalmente in uso sugli aeroplani o sui moderni aliscafi, dotata di cintura di sicurezza (che renderà inutile ogni tentativo di fuga) e di tavolinetto dove potranno trovare posto generi di conforto e riviste.

Accensione della Macchina molteplice per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni)
Per accendere la macchina sarà sufficiente:
a) acchiappare i gattoni (non forniti);
b) posizionarli dentro le gabbiette;
c) abbassare la leva che solleva le capotte.
Per comodità d’uso i topetti vengono consegnati già chiusi nelle apposite gabbiette ruotate, dove potranno essere allevati per il diletto di tutta la famiglia.

Fondamenti storico/scientifici sulla Macchina molteplice per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni)
La macchina si basa sul riflesso condizionato studiato ai primi del Novecento da Ivan Pavlov – fisiologo russo, premio Nobel per la Medicina nel 1904 – su alcuni cani diventati poi famosissimi come «cani di Pavlov» (se ne conservano alcuni impagliati nel Museo della Scienza di Rjazan, ridente cittadina situata sulle rive del fiume Oka – Russia Occidentale).
Nel nostro caso, lo stimolo condizionante è fornito dalla mazzuola e dal suo precipitare sul capo del soggetto; egli imparerà così a controllare i propri pensieri negativi cercando di minimizzare le mazzate e conserverà tale abito mentale anche una volta svincolato dall’ordigno.
Inoltre, la mazzata fornirà un elemento concreto alle proprie uggiosità restituendo al soggetto il perduto nesso causale: egli non lamenterà più ansie immotivate, misteriose prostrazioni, devastanti flemme, infondate pigrizie, ma tenderà ad attribuire tutto ciò alla mazzuola facendone il proprio capro espiatorio.
Non dirà più un insano: «Sono triste, non so perché», ma un sanissimo e vitale «Ebbasta con sta’ mazzuola!».

Consigli utili sulla Macchina molteplice per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni)
Che farsene poi delle bottiglie e dei tupperware (non forniti) pieni di pensieri felici?
In questo sta la novità, il vero colpo di genio, il motivo di quel molteplice che abbiamo voluto inserire, brevettandolo, nel nome dell’apparecchio.
Basterà compiere alcune semplici operazioni, utilizzare il pratico inverter (fornito), e le vostre notti metteranno le ali, trasformandosi in viaggi meravigliosi pieni di avventure a lieto fine.
Non dovrete fare altro che:
a) disconnettere il sistema di filtraggio ed il sistema di interruttori a pale;
b) connettere al suo posto l’inverter che altro non è se non un sistema di pompe (le une aspirano i pensieri dalle bottiglie, le altre li spingono fuori);
c) inserire il tubo recante l’imbuto all’estremità dell’inverter;
d) posizionare l’imbuto sul complesso naso-bocca del soggetto;
e) agire sulla leva per risvegliare i gattoni (non forniti) dopo averli acchiappati.

Ecco allora che uno ad uno i pensieri felici risaliranno le vie respiratorie per posizionarsi laddove la fisiologia del cervello li vuole alloggiati, nei crocicchi di neuroni, fra i labirinti delle masse molli, là dove le amigdale si fanno più strette e tutto corre più veloce, perdendo consistenza, insomma, là dove nascono i sogni.
E che sogni potranno mai nascere dai pensieri felici distillati per voi dalla Macchina molteplice se non sogni felici? E chi siete voi per dire che quelli non sono altro che sogni ben diversi dalla realtà, se quest’ultima, mentre dormite, non è altro che quella sognata?
Se poi vi avanzerà qualche bottiglia, se troverete qualche tupperware intanato in un cantuccio, non lasciate che prenda polvere (anche i pensieri felici dopo un po’ scadono), ma vendetelo a qualche bisognoso di notti gloriose, rientrerete rapidamente della spesa affrontata per l’acquisto della meravigliosa Macchina molteplice, l’unica, l’originale, scientificamente progettata per dissipare i cattivi pensieri (e migliorare la qualità dei sogni).


Illustrazione di Dalia Del Bue

Dalia Del Bue è nata nel 1984, ha frequentato l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, lavorando in seguito presso alcuni studi d’artigianato, restauro e arte contemporanea. Come illustratrice ha collaborato con Il Fatto Quotidiano, Barricate!, Aspirina, Edizioni Gruppo Abele, Fusta Editore e ha partecipato a vari progetti editoriali, tra cui 64 Kamasutra Artbook, Cadillac magazine, Orlando rivista, Pastiche e lo
spettacolo Scheherazade. Il suo sito è www.daliadelbue.com

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