Classificazione energetica delle coppie
di Memorie di una Vagina

In questo periodo ho passato molto tempo in compagnia di coppie.
Trattavasi di coppie di amici e, nella fattispecie, anche di belle coppie. Perché le coppie, agli occhi di noi single, si dividono in due macrocategorie: quelle che ti fanno venire il palletico solo a guardarle e quelle che ti fanno sentire che avresti anche tu voglia di vivere una cosa del genere.
A ben vedere, le coppie sono, in un certo senso, come le lavatrici. Fanno tutte la stessa cosa, lavare i panni, però hanno un casino di variabili. Innanzitutto la classe energetica, poi la rumorosità, poi il numero dei programmi di lavaggio.
Nel dettaglio:

Coppie in Classe C –> Ad altissimo dispendio energetico, è quel genere di coppia che ti fa improvvisare un inno liberatorio a metà tra l’Alleluja e lo Yodel, per il solo fatto d’essere single. Sarebbero quelle coppie in cui ci sono evidenti squilibri emotivi, liti frequenti, bugie, tradimenti, ossessioni, gelosie, castrazioni, frustrazioni. Ce ne sono molte, tutte intorno a noi, e, possibilmente, anche nel nostro passato sentimentale. Per perizia di analisi è opportuno precisare che tra le coppie in Classe C rientrano anche quelle che non-vivo-se-non-in-funzione-esclusiva-del-mio-partner, quelle che frequentano solo altre coppie, quelle all’interno delle quali le individualità vengono completamente cannibalizzate dal duo, i cui casi più disperati si distinguono da sintomi irrecuperabili come il profilo unico su Facebook.

Pro: le coppie in Classe C, esattamente come le lavatrici, hanno un prezzo di listino emotivo ridotto. Non ti fanno rimpiangere affatto la dimensione di coppia inducendoti, anzi, a ricordare i sacrosanti motivi che ti hanno condotta alla salvifica condizione di single.

Contro: le coppie in Classe C, che hanno un costo d’acquisto inferiore, si rivelano molto costose sul lungo periodo. Esse confermano, infatti, certe distruttive idee che il single coltiva attorno all’inutilità/stupidità/banalità/utopia di coltivare una relazione sentimentale duratura. Non è che il single sia particolarmente stronzo, è solo che certe idee gli servono come antidoto agli attacchi glicemico-paranoidi che – per quanto diradati – di tanto in tanto lo assalgono.

Coppie in Classe B –> Sono le coppie medie. Quelle che ti lasciano piuttosto indifferente, un po’ capitate per caso, un po’ volute, un po’ litigiose, un po’ mielose, che si trascinano per anni più per inerzia che per scelta. Trattasi di quelle coppie in cui l’equilibrio tra pro e contro non altera il nostro apparato psico-somatico.

Pro: non costano tantissimo e non inquinano tantissimo.

Contro: non sono certo i modelli top di gamma.

Coppie in Classe A –> Sono le strafottutissime belle coppie. C’è da premettere che per avere una bella coppia servono due belle persone, un po’ come per fare il tavolo ci vuole il legno. Queste coppie, agli antipodi rispetto alle Classe C, stanno su che è una meraviglia. Ciò non significa, naturalmente, che siano perfette, non viviamo mica nel paese dello zucchero filato, perlamadonna, lo capiamo. Anche le coppie in Classe A consumano, però a ogni bolletta confermano la vantaggiosità della transazione. Queste qua, le coppie, le osservi crescere, mese dopo mese, anno dopo anno, sotto i tuoi occhi sentimentalmente inermi di single. Sono consapevoli, complici, volute, frutto di scelte di vita, cambiamenti, rivoluzioni. E lo capisci, guardandole, che i presupposti affinché gli ingranaggi funzionino ci sono tutti. Poi certo, non si può mai sapere un cazzo nella vita, ok, Muccino docet, ma sono un acquisto intelligente e adulto. La cosa migliore che potessero fare era stare insieme, perché si vede che si sono migliorati reciprocamente, standosi accanto.

Pro: ti fanno capire che quella cosa ignobile che il popolino chiama «amore» può essere che esista, e che a volte succede, quella storia che due persone si scelgono e si condividono per un periodo più o meno lungo delle proprie vite. E che facendolo si costruiscono, invece di distruggersi. Sì, insomma, le coppie in Classe A ti fanno pensare che – se ce la fanno loro – forse potresti farcela anche tu.

Contro: Non solo potresti, ma persino vorresti farcela anche tu. Devi trovare anche tu un fidanzato, sei l’unica diversa, sì, dai, non sarà poi così difficile, avanti, guarda loro, ci riescono, perché tu no? Così poi andate a farvi le vacanze insieme e tu non devi dormire nel lettino singolo, come i figli. Dai. Gagliardo. Guarda su, che bello è avere qualcuno che ami e che ti ama? Costruire un progetto di vita insieme. Rientrare la sera dopo il lavoro e non trovare soltanto il divano disposto ad accoglierti! Vedili loro, come sono cresciuti, che parlano di matrimoni e figli, mentre tu sei qui ancora a raccontartela sui massimi sistemi dell’universo dei babbuini. Ma cosa c’hai, i bachi nell’ipotalamo? Perché tu non hai un partner? In effetti loro sono magre. Sarà mica che sei troppo grassa? No vabbé, pensa a quanti cessi stanno accoppiati…

Ecco il problema delle Coppie in Classe A, è che ti fanno pensare a tutto ciò che ti manca dell’essere coppia e tutto ciò che rischi di perdere, di non vivere. E, come se non bastasse, ti fanno venire voglia di ricordare com’è stare con qualcuno, stringersi a un uomo e pensare che c’è oggi e ci sarà domani, sentirsi un calzino che ha bisogno d’essere appaiato per percepirsi completo (pur essendo compiuto in sé, un calzino). Ricordare com’è anche solo dirlo: «Ho una relazione», «Sono innamorata», «Il mio uomo». Chissà. Chissà com’è.
E poi arriva così, di soppiatto, senza che neanche te ne accorgi, il tracollo definitivo, la domanda infame che s’insinua, bottana, tra i tuoi pensieri: «Chissà come sarà lui». E lì addio. Ciao proprio.
È  stato bello conoscervi. A mai più.
Perché ciò che succede, quando fantastichi su come sarà l’uomo che ti ruberà il cuore senza massacrarti la cassa toracica, ecco, quando ci pensi, t’accorgi che non lo vedi. Non riesci neppure a immaginarlo. E per te, che magari sei una vagina dello scorpione che prevede l’altrui futuro con velleità da Wanna Marchi, usando la pelle, suonando l’empatia a orecchio (azzeccandoci quasi sempre con sconcertante precisione), ecco per te è proprio una bella merda non intuirlo nemmeno, come potrebbe essere un uomo, per starti accanto.

Il problema delle strafottutissime coppie in Classe A, è che vanno assunte con cautela, somministrate il giusto, abilmente dosate con altri ingredienti (tipo le coppie infelici), affinché il cocktail dia risultati positivi. Sono molto piacevoli, ma abusarne può essere dannoso.
Il problema delle strafottutissime coppie in Classe A, è che ti disarmano.
Ti privano di tutti i tuoi trucchetti retorici.
Ti ignorano, te con la tua indipendenza, la tua auto-consapevolezza, la tua carriera, la tua presunta libertà sessuale ed esistenziale.
Le belle coppie ti spogliano di tutti gli alibi.
E il peggio è che lo fanno con quella grazia che solo l’amore ha.
Senza farti male.
Lasciandoti nuda.
Coi brividi nell’anima.

Questo pezzo è apparso nell’ottobre 2013 sul blog memoriediunavagina (http://memoriediunavagina.wordpress.com/).

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